Fuck me blind

Ispirato a Blue, l’ultimo film autobiografico di Derek Jarman, Fuck Me Blind è un duo in cui gli interpreti condividono lo stesso perno. Nel film, girato poco prima della sua morte per complicazioni dovute all’AIDS, il regista assume la sua imminente fine come una rivendicazione attiva della sua intera esistenza. Attraverso l’uso del blu di Yves Klein, Jarman trova il modo di rendere il suo corpo, diventato invisibile agli occhi di una società puritana, una porta dove l’infinito diventa tangibile. Il colore monocromatico diventa l’input per iniziare una ricerca tangibile del corpo in continua rotazione verso l’infinito. I danzatori disegnano una vera e propria mappa nello spazio, attuando tra loro dinamiche di attrazione e repulsione. Eros e Thanatos diventano il principio del movimento, la forza centrifuga e centripeta come pulsione sessuale e mortale. I due danzatori, sierologicamente discordanti, rappresentano la rottura della catena di invisibilità e morte associata all’HIV. I loro corpi danzanti mettono in atto la stessa rivendicazione di esistenza del regista. Utilizzando gli stessi strumenti autobiografici e non narrativi del film, sotto un paesaggio sonoro psichedelico di riferimenti agli anni ’80, Fuck Me Blind mira a creare un’esperienza ipnotica sullo sfondo di un paesaggio omoerotico. Nel film di Jarman il blu diventa corpo, in Fuck Me Blind il corpo danzante diventa blu.